Ripartire con i bambini

27 Maggio 2020

Tempo di lettura: 2 min.

Il 4 maggio è partita la cosiddetta “fase 2” che ha dato inizio a una graduale riapertura dell’Italia e, pur mantenendo il distanziamento sociale, a un parziale allentamento delle misure restrittive prese durante la pandemia.

Quella che ci troviamo di fronte è per tutti una nuova sfida: imparare ad affrontare una realtà diversa da come l’avevamo lasciata e in continua evoluzione. Un contesto incerto, caratterizzato da regole in continuo aggiornamento per meglio adattarsi alla lenta e graduale ripresa delle attività lavorative e sociali, ma che grazie alla voce degli esperti riconferma quelli che sono i punti fermi della ripartenza.

Dunque, come ripartire serenamente insieme ai propri figli?

In Rete gli esperti dispensano consigli alle famiglie su regole e comportamenti da adottare per ripartire in modo responsabile e spensierato e per accompagnare i bambini a riadattarsi.

“Dobbiamo reinventare tutto, ridare una forma alla struttura della loro vita non come capita, ma gradualmente perché l’improvviso potrebbe riportarli a rivivere quello che hanno già vissuto nei primi giorni della chiusura. Considerando che noi sappiamo che per loro uscire sarà svantaggioso rispetto a prima del Covid, perché ancora non potranno fare quello che facevano prima…”

Per il gruppo di esperti riunitosi al tavolo virtuale del Centro Psi – Centro di Psicologia e Analisi Transazionale di Milano, è importante che l’adattamento alla fase 2 sia graduale.

In questo senso i genitori devono riprendere il ruolo guida per indirizzare i figli a una corretta convivenza a casa e fuori. È anzitutto fondamentale concordare regole chiare, per esempio mantenendo la tabella della giornata utilizzata durante il lockdown, dove scandire momenti, occupazioni e responsabilità.

Occorre poi spiegare perché è importante indossare la mascherina. Secondo il dottor Giuseppe Mele, Presidente della SIMPE – Società Italiana Medici Pediatri, va illustrato utilizzo e scopo delle mascherine, accompagnando il bambino in questa nuova abitudine dando il buon esempio.

Come avverte l’esperto, oggi è quanto mai prioritario responsabilizzare i bambini nel rispetto del distanziamento sociale.

“A seconda dell’età, spiegare che la distanza sociale va rispettata anche con gli amichetti… I genitori devono insegnargli che anche il saluto dovrà essere differente rispetto al passato e che la vicinanza può determinare il contagio”

Ultimo, ma non meno importante, manteniamo le buone abitudini che abbiamo intrapreso nel periodo di quarantena, come cucinare, leggere insieme un buon libro e dedicarsi ad attività ricreative. Online si trovano ancora molte iniziative interessanti per occupare il tempo quando siamo in casa, in attesa di una riapertura totale.

Di particolare interesse sono i progetti che puntano a dare valore al vissuto dei bambini ascoltando le soluzioni creative che hanno trovato per reagire all’emergenza sanitaria.

#IOINVENTOACASA, il virus visto dai bambini è l’iniziativa di Paesi Edizioni che vuole dare voce ai bambini. L’obiettivo del progetto è fornire a genitori e insegnanti uno strumento ludico-didattico per approfondire le tematiche legate al Coronavirus e dare ai bambini la possibilità di liberare le emozioni scatenate dalla convivenza col virus, ancora largamente presente nelle nostre vite. Possono partecipare i bambini dai 3 fino ai 13 anni che desiderano scrivere, anche con l’aiuto dei genitori, un breve racconto reale o fantastico che testimoni il loro punto di vista sull’emergenza.

Per inviare l’elaborato c’è tempo fino al 30 giugno. Nella pagina dedicata all’iniziativa trovate tutti i dettagli di partecipazione e il regolamento del concorso. I migliori elaborati saranno premiati e pubblicati alla Fiera del Libro di Roma “Più Libri Più Liberi”.

Coinvolgete i vostri figli in questa sfida creativa: la fantasia potrebbe essere vostra alleata per abbandonare le incertezze e ripartire più positivamente!

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